Mi sono sentita sbagliata per tutta la vita. Non solo fuori, ma anche dentro.
Troppo sensibile, troppo testarda, troppo lunatica, troppo sofferente, troppo buona. Troppo ingenua.
E poi troppo grassa, troppo sedere, troppo poco seno, troppa pancia, troppa cellulite.
“Ma sei così bella”!
-Bugiardi! (ho sempre pensato segretamente)
Perché che io fossi “strana”, diversa, estremamente sensibile era un dato di fatto. Che io potessi andare bene così non era per me accettabile.
“Che cosa ho che non va? Perché questo mondo mi sembra così crudele, sbagliato, capovolto? Perché mi sento estranea ed estraniata da tutto e da tutti?”
Mi sentivo trasparente, impotente, incompresa già da piccola. Non mi ricordo di essermi mai sentita una bambina, davvero bambina.
Poi ho letto un libro, una bellissima opera dell’autrice Federica Bosco che è diventato per me un testo sacro “Mi dicevano che ero troppo sensibile – Per chi si sente sbagliato, un percorso per scoprire come tramutare l’ipersensibilità in una risorsa preziosa- ” e finalmente ho capito! (Ve lo consiglio vivamente)!
Grazie a lei, ho scoperto che essere molto empatici, compassionevoli, amare gli animali e la natura sono tutti segni distintivi di una persona Altamente Sensibile. Così come la profonda insicurezza, il sentirsi un pesce fuor d’acqua praticamente ovunque, essere attenti ai dettagli, stanare le bugie attraverso i “non detti”, essere a disagio davanti a luci o rumori forti e avere sempre paura di dire o fare qualcosa di errato.
E come volevasi dimostrare, tutte queste caratteristiche sono come uno specchietto per le allodole per attrarre Narcisisti nella nostra vita, che questi siano amici, partner o datori di lavoro! Loro lo sanno che tu ti senti così dannatamente sbagliato, lo fiutano da lontano, ma sanno anche che dentro di te c’è un carico di energia e di bontà superiore alla media ( e vorranno divorartela, in quanto vampiri). Non perderanno occasione per “agganciarti”, dandoti l’illusione che finalmente, per la prima volta nella vita, sei compreso e apprezzato così come sei. Fino a quando, chi lo ha passato comprenderà bene le mie parole, non riusciranno a ritorcerti contro tutta la tua sensibilità, giungendo allo scopo di farti sentire ancora più sbagliato di prima!
Detto in altri termini, l’insicurezza a volte è proprio una brutta bestia (ma pure chi se ne approfitta non scherza).
Oggi, non posso dire di essere centrata al 100% , ma ci sto lavorando.
Passo davanti allo specchio e mi sorrido (un po’ a presa per i fondelli).
Guardo il mio sederone e la mia pancia e penso che stanno là perché, in qualche momento difficile, ho preferito mangiare un qualcosa in più invece che rovinarmi in qualche altro modo.
Quindi va bene così.
Quindi vado bene così.
Oggi mi accetto un po’ di più perché se in passato sono stata troppo ingenua, troppo testarda o troppo buona , era il mio modo di sopravvivere.
Oggi ho capito che i miei tratti distintivi da ipersensibile sono un punto di forza, laddove io sia riuscita a lavorare sull’auto-alleanza (e quindi sulla connessione e integrazione delle mie parti) e sull’accettazione di me stessa esattamente per quello che sono.
Vi consiglio (anzi, ad onor del vero ce li consiglia l’autrice Federica Bosco, alla fine del suo libro) il sito di una esperta, la Dottoressa Elaine Aron, dove potete trovare tutti i dettagli su come riconoscere un ipersensibile e capire se lo siete anche voi : www.hsperson.com
Questo sito è in inglese, ma il corrispettivo in italiano è : www.personealtamentesensibili.it
Studiare se stessi è importante. La Consapevolezza è forza!
E come si dice a Roma: DAJE TUTTA!